Agosto è stato un mese molto caldo e non mi riferisco alla temperatura , bensì alle tasse che hai dovuto pagare!
Quest’anno,il giorno fatidico è caduto il 22 agosto .
Come è andata ? sono sicuro che ti ha chiamato il tuo commercialista qualche giorno prima, hai preso un appuntamento e ti sei recato in studio da lui. nella maggior parte dei casi, hai invocato qualche santo quando ti ha mostrato la tua dichiarazione dei redditi e ti ha comunicato l’importo da pagare il 22 del mese , dandoti la possibilità di pagarlo in un unica trance o rateizzarlo in qualche rata (wow ..che aiuto! ) .
corretto ?
è successo questo?
Nella maggior parte dei casi si . Ma non è colpa del tuo commercialista in quel momento, ma un problema un pò più serio alla fonte.
innanzitutto partiamo da un presupposto che possiamo confrontarci insieme perchè non sono uno di quei formatori che non sono mai in un Salone , e vi dicono che avendo più clienti avrete risolto tutti i vostri problemi !( vi giuro che un articolo su queste caz…a prima o poi ve lo faccio ) ma sono quotidianamente nei saloni e ne supervisiono diversi sui quali facciamo diverse azioni che dimostrano CON I FATTI quello che succede.
quindi possiamo confrontarci senza timori .ok ?
bene iniziamo!
Prima di tutto dobbiamo iniziare a parlare con i termini giusti chiamando le cose con il proprio nome. Solo una piccolissima parte di quello che hai pagato Il 22 agosto erano tasse . Con la dichiarazione dei redditi si pagano le IMPOSTE , non le tasse . cambia qualcosa praticamente ? no, ma se vuoi avere un confronto aperto col tuo commercialista, devi imparare a chiamare le cose col proprio nome .
cosa ha influito maggiormente NEL MESE DI AGOSTO?
- contributi INPS fissi
- contributi INPS eccedenti il minimale
- IVA
- addizionali comunali
- acconti e saldi IRPEF
ecco, le addizionali comunali sono le tasse . e finiscono nelle casse del tuo comune. e sono una quota marginale rispetto a tutto il resto.
nota :Il contributo IVS , che avrai forse trovato scritto su uno dei quei magnifici fogli che ti ha dato il commercialista, è un acronimo che sta per Invalidità , Vecchiaia , Superstiti . Il contributo IVS Inps è pernsato per finanziare le spese che potrebbero essere sostenute . e si paga all’INPS.
Per “contributi INPS fissi”, si intende la quota fissa che paga 4 volte l’anno , e già qui partono quasi mille euro a tratta. questa è una quota fissa (che cresce di anno in anno ) e che si paga a febbraio, maggio, agosto e novembre.
per Inps eccedente il minimale , si intende il pagamento di un ulteriore quota (in questo caso variabile a percentuale ) se si ha superato un determinato reddito di impresa. Ti anticipo già che questo minimale ha un importo ridicolo, che se non lo superi significa che hai dei problemi un pò più seri di cui occuparti .. (compreso il fare del black come se non fosse un domani, convinti che vi salverà. )
per il 2022 il minimale era di 16243,00 euro. Oltre questo reddito di impresa ( attenzione, non ho detto ricavi. quindi non parlo degli scontrini che hai fatto, bensì del reddito di impresa ) paghi un ulteriore quota a scaglioni. ogni scaglione ha una percentuale diversa.
Poi abbiamo l’IVA , la cara buona e vecchia IVA che io mi auguro fortemente che tu abbia mensile e non trimestrale . Se hai l’iva trimestrale non allarmarti, sei in buona compagnia. Ancora oggi purtroppo tantissimi saloni sono a regime iva trimestrale , e questo sui mesi di marzo, aprile , maggio e novembre crea dei picchi non indifferenti. si può modificare , ma lo vedremo in un articolo dedicato.
poi abbiamo SALDI e acconti , una parte agosto e una a novembre .
ecco, l’argomento sarebbe molto tecnico e richiederebbe un pippone lunghissimo e decisamente noioso di cui non ti voglio rendere partecipe. sopra ho snocciolato con un linguaggio semplice e superficiale a spanne cosa ti sei ritrovata a pagare , ma la lista sarebbe più succosa.
BENE. SOLUZIONE?
perchè ci deve essere una soluzione.
con un inflazione che galoppa come nel 2022, i costi delle utenze che volano a doppia cifra di incremento e tutto il resto , devi correre ai ripari quanto prima.
la soluzione non è sicuramente ricorrere a qualche strategia “più o meno dubbia “per rimanere a galla , perchè il fisco ti vede , e non avrai vita facile. i trucchetti che molti facevano una volta ad oggi non funzionano più .
le soluzioni sono stanzialmente 2 e sono da fondere insieme :
- avere un ottimizzazione del carico fiscale ove possibile , con tutto ciò che ci è messo a disposizione
- avere una gestione controllata ed eccellente del proprio salone
sul primo punto , sappi che il tuo commercialista ha un ruolo determinate. anche solamente la forma giuridica del tuo salone (ditta individuale, sas, srl, snc,ecc) gioca un ruolo determinate.
sul secondo punto dipende espressamente da te(e ahimè questo secondo punto è anche più influente del primo).
come non mi stancherò mai ripetere , durante i tempi d’oro, quando col salone c’era molto lavoro e il mercato era molto più facile, anche la gestione stessa del salone poteva essere fatta con più leggerezza … oggi non più. il marketing e la gestione ad oggi hanno un ruolo determinante e fanno la differenza tra chi se la passa bene e chi arranca. lo so che non è simpatico da sentire, ma è la cruda realtà purtroppo. il titolare di salone ad oggi fa due lavori : il parrucchiere e il titolare. una volta per questa seconda mansione non erano richieste grandi abilità e tempo, ma ad oggi si.
imparare a gestire il tuo Salone per renderlo profittevole non richiede una quantità così grande di informazioni , quindi stai più che tranquilla.
gli indici da verificare e controllare non sono molti . bisogna cambiare mentalità e avere la costanza di farlo. ma è una cosa che chiunque ad oggi può imparare.
guarda il caro vita e i tuoi F24 di agosto.. oggi non è più una scelta. è da fare , e alla svelta.
puoi richiedere la tua consulenza gratuita qui
il tuo prossimo agosto, può essere più sereno 😉
al tuo successo !
